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TEST: RØDELink Filmaker, l’audio tascabile nel broadcast

Rapporto qualità/prezzo8
Costruzione8
Suono9
Facilità d'uso9
8.5

Il marchio australiano è presente da tempo anche in un settore particolare come il broadcast, con proposte per tutte le esigenze. Il Filmaker Kit oggetto di questo test è un compatto sistema wireless per la cattura di un parlato: se siete alla ricerca di un buon sistema per le vostre interviste senza spendere cifre da capogiro, forse questo piccolo set potrebbe fare al caso vostro…

 

Caratteristiche

Inserito nel catalogo RØDELink dedicato ai sistemi wireless, il Filmaker Kit si compone essenzialmente di tre elementi: una coppia di moduli con compiti rispettivamente di trasmettitore e ricevitore del segnale, infine una variante di quel microfono RØDE Lavalier presente da tempo nel catalogo del marchio australiano. I due moduli sono identici in termini di forme e peso (190 grammi circa ciascuno): nel trasmettitore troviamo un pulsante per l’accensione e l’attivazione del Mute durante l’uso, un piccolo indicatore a led che visualizza il canale impostato e il collegamento, più un ingresso per collegare il microfono Lavalier in dotazione; su un lato del corpo del trasmettitore troviamo infine una porta Micro-USB per collegare un alimentatore esterno. Il pannello del ricevitore comprende, oltre al pulsante di accensione, una coppia di switch per la selezione del canale e l’attivazione del Mute, infine un piccolo schermo OLED, che mostra informazioni riguardanti lo stato di entrambi i moduli (trasmissione wireless, autonomia delle batterie, ecc), il canale di trasmissione selezionato, infine il livello del segnale audio veicolato all’esterno dall’Audio Out tramite una presa in formato jack da 3,5mm, posta su un lato del corpo del ricevitore, accanto alla porta Micro-USB per l’alimentazione esterna, peraltro impiegabile anche per aggiornare il firmware del sistema.

 

La coppia di controlli protetti dal pannello posteriore

Sul retro dei due moduli troviamo un piccolo pulsante che consente di accedere al vano delle batterie (una coppia di tipo AA), a un selettore per la regolazione del guadagno in ingresso nel trasmettitore (e del segnale in uscita nel ricevitore), infine lo switch per attivare la procedura di accoppiamento. I due moduli possono essere fissati a cintura, oppure alle prese ”Hot Shoe” di una fotocamera/videocamera o uno stativo, tramite una coppia di adattatori a corredo. La differenza sostanziale tra la variante del microfono Lavalier venduta separatamente e quella a corredo del Filmaker Kit risiede nei connettori fissati al cavo e non sostituibili con altri accessori dedicati del catalogo RØDE. A corredo con il microfono Lavalier troviamo la clip per il fissaggio sugli abiti, i filtri anti pop e antivento in pelo, mentre il terminale del connettore MiCon-1 comprende una ghiera a vite per fissarlo saldamente all’ingresso del trasmettitore. Alcuni dati tecnici su questo sistema: il Filmaker Kit trasmette un segnale wireless criptato con una risoluzione fissata a 44,1kHz/24 bit, mentre la risposta in frequenza è di 35Hz - 22kHz; il valore di SPL dichiarato per la capsula a condensatore JFET da 0,10” inserita nel microfono Lavalier è di 110dB, mentre la risposta in frequenza è di 60Hz – 18kHz. L’autonomia dichiarata per il Filmaker Kit da RØDE è di 10 ore circa, impiegando due coppie di batterie AA di tipo alcaline.

 

Il microfono Lavalier fornito a corredo nel Filmaker Kit

 

Il test

Realizzo video da oltre un decennio, e nello scegliere un sistema wireless per la cattura del segnale audio mi sono posto alcuni punti fermi che impiegherò anche per analizzare questo set, quali la costruzione, la praticità di uso, la qualità del segnale, l’autonomia e infine il parco accessori. Andiamo con ordine: aprendo l’originale confezione a libro troviamo sulla sinistra il ricevitore e sulla destra il trasmettitore; sul fondo di ogni vano sono inseriti il microfono lavalier e gli accessori a corredo. I corpi dei due moduli Filmaker di RØDE sono realizzati in un materiale plastico che si è rivelato piuttosto resistente alle sollecitazioni durante le riprese, ma le forme sono più generose rispetto ad alcuni concorrenti, a causa dello spazio richiesto all’interno del corpo di ciascuno per il vano batterie; nello specifico, un plus da considerare è l’assenza di elementi sporgenti come le antenne, perché inserite all’interno di ciascun modulo. Rimarchevole infine sul microfono Lavalier il rivestimento in gomma rigida che avvolge la presa MiCon-1, per proteggerne il collegamento nell’impiego come body pack. Passando alla praticità di uso, il Filmaker Kit ottiene dal sottoscritto un voto molto alto, perché si è dimostrato realmente un sistema “plug and play”: all’accensione, dopo pochi secondi il sistema è operativo e mantenendo le impostazioni di default il segnale audio ricevuto dalla mia DSLR era già ottimale. Se siete costretti a calibrare i livelli per la vostra videocamera, nella prima fase vi suggerisco di mantenere il selettore del Gain del ricevitore sui valori definiti da RØDE (+10 dB), e all’occorrenza di intervenire sul controllo del livello di uscita posto sul retro del trasmettitore. Tutte le informazioni legate anche al trasmettitore sono visualizzabili sul display del ricevitore, così chi riprende ha sempre tutto sotto controllo: ottimo. Rimarchevole anche lo switch per il Mute sul ricevitore, perché in carriera ho perso il conto delle volte in cui – al termine delle riprese - lo speaker si è dimenticato di zittire il suo trasmettitore! Riguardo alla portata del segnale wireless, ho testato il Filmaker Kit in un evento fieristico in cui la presenza di router e cordless sui 2,4 GHz di banda negli stand era piuttosto massiccia, ma il sistema RØDE ha sempre restituito un segnale pulito ed esente da interferenze, anche spingendosi oltre i 60/70 metri in aree affollate di pubblico.

Il ricevitore del Filmaker Kit: si noti l’ampio OLED

Oltre all’estrema silenziosità del sistema, sintomo di un’elettronica ben curata, il microfono Lavalier in dotazione si è rivelato una bella sorpresa, a paragone con la variante più esclusiva (e costosa) di questa capsula che possiedo da anni e impiego con profitto nelle mie riprese. Nonostante sia dichiarato che non ci sono differenze in termini di capsula, quella in dotazione al Filmaker Kit pare configurata con un pattern polare differente, più vicino a una “figura a otto”, per la capacità di restituire una voce in bella evidenza, naturale e senza sgradevoli compressioni, mantenendo sempre in secondo piano i suoni circostanti. Posizionato sul bavero della giacca ai lati della bocca, oppure al centro del petto a circa 20 centimetri dalla sorgente, questo microfono regala sempre delle belle prestazioni. Sono convinto che questa capsula può regalare belle sorprese anche catturando il segnale di strumenti come una chitarra acustica. Un elemento spesso sottovalutato dall’appassionato in questi sistemi è la latenza generata dalla trasmissione wireless, che nel RØDE Filmaker Kit si assesta sui quattro millisecondi; si tratta di un valore di tutto rispetto ad alcuni modelli concorrenti posti in ben altra fascia di prezzo. L’unico minus riscontrato riguarda l’assenza sul ricevitore di una presa cuffie per il monitoring, che potrebbe far comodo ai possessori di una DSLR o videocamera "consumer" sprovvista di analoga connessione. Per quanto riguarda l’autonomia, il valore dichiarato da RØDE è nettamente inferiore alle reali prestazioni, perché ho impiegato questo sistema con quattro batterie alcaline per delle interviste durante l’ultimo Piano City Milano, e al termine di questa estenuante tre giorni l’indicatore di stato sul display ha indicato due tacche su tre di carica disponibile: ottimo. Le porte Micro-USB non svolgono funzioni di ricarica per delle batterie dedicate, quindi l’alimentazione esterna va considerata come una fonte energetica per casi di emergenza. Tra il ricco parco di accessori opzionali proposti da RØDE, segnalo l’adattatore MiCon-5, per collegare il cavo del ricevitore a videocamere dotate di presa audio in formato XLR, ma consiglio caldamente di investire qualche decina di euro sul Vampire Clip, un accessorio oramai irrinunciabile nel mio setup, perché consente in un istante di fissare il microfono in maniera discreta su qualsiasi capo di abbigliamento.

 

Il Filmaker Kit all’opera durante il Piano City Milano

 

Conclusioni

Semplice, affidabile e con una capsula che mi ha stupito in termini di resa: cosa chiedere di più? Il RØDE Filmaker Kit si è rivelato un sistema pratico nell’impiego, ma soprattutto fedele nel restituire un parlato che, in fase di postproduzione, non richiede interventi correttivi di rilievo: quando il tempo è denaro, certi particolari volti a snellire il proprio flusso di lavoro vanno seriamente considerati. Il prezzo richiesto per un Filmaker Kit lo ritengo assolutamente in linea con i contenuti proposti: se siete videomaker con poco spazio nella vostra borsa questo sistema di RØDE va assolutamente provato.

 

PRO

Semplicità di uso

Prestazioni del microfono Lavalier in dotazione

 

CONTRO

Assenza di una presa cuffie per il monitoring

Porte Micro-USB sprovviste di funzione di ricarica delle batterie

 

INFO

Midimusic

info@midimusic.it

Prezzo: € 319,00 + IVA

 

Il video

Per dimostrare le ottime prestazioni del Filmaker Kit ho scelto questa intervista fatta recentemente ai Decibel per la rubrica "Soundcheck!": nello specifico, ho abbinato l'accessorio opzionale Vampire Clip al microfono Lavalier, per fissare quest'ultimo in maniera discreta sull'abito degli artisti. Buona visione.

 

 

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