Sign in / Join
0

TEST- Roland TR-6S Rhythm Performer: la drum machine tascabile

COSTRUZIONE8
SUONO 9
FACILITÀ DI USO8
RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO8
PER NOI
8.3

LA SERIE TR DI ROLAND CONTINUA AD AMPLIARSI E IL CATALOGO  SI ARRICCHISCE DI UN ALTRO PRODOTTO LA TR-6S, UNA DRUM MACHINE COMPATTA E VERSATILE, FIGLIA DELLA TR-8S.

 

 

 

 

Roland TR-6S è una drum machine digitale a 6 tracce dotate di fader di volume e  sequencer con 16 PAD retroilluminati RGB, effetti Reverb, Delay e Master FX (selezionabile tra una varia tipologia di effetti), memoria SD Card e scheda audio 24 bit 96 kHz tramite porta USB. La peculiarità della TR-6S è l’estrema portabilità, incrementata dal funzionamento tramite 4 batterie AA (Stilo) o tramite alimentazione USB, fornibile anche tramite battery pack esterno.

 

roland tr-6s

Le connessioni nel pannello posteriore di Roland TR-6S

 

Roland TR-6S: le connessioni

Il numero di connessioni presenti è essenziale. Sul pannello posteriore troviamo il collegamento USB, che porta anche alimentazione all’hardware, due classiche prese MIDI In e Out a 5 pin, l’uscita Master Out su jack 1/4”sbilanciati, uno slot per l’alloggiamento della scheda SD e l’interruttore di On-Off. Il pannello frontale invece riporta soltanto la connessione per le cuffie con jack 1/4”. Lo slot per l’alloggio della 4 batterie stilo che alimentano l’hardware, nel caso non sia presente l’alimentazione USB, è posizionato invece sotto alla drum machine.

 

roland tr-6s

Lo slot per l’alloggio delle batterie posizionato nella parte inferiore della TR-6S

 

Il layout

Partendo da sinistra troviamo il potenziometro del Volume con i pulsanti Shift (per abilitare le seconde funzioni dei controlli) e Clear per la pulizia totale dei Pattern o di altre seconde funzioni. Subito sotto sono posizionati i 6 pulsanti dedicati alla selezione dei Pattern, la registrazione a step (TR-Rec) o in real-time delle tracce (Inst Rec), delle variazioni (Variation) e della funzione Step Loop, tutti con seconde funzioni abbinate al pulsante Shift. Segue in verticale i pulsante verde più grande di Play/Stop.

 

roland tr-6s

Dettaglio del controllo di Volume, pulsanti Shift e Clear, i pulsanti per la selezione e registrazione dei Pattern, comprese le variazioni e il Motion.

 

Spostandoci a destra si entra nel cuore della programmazione della drum machine, con i 6 fader di volume dedicati alle tracce da 1 a 6 denominate di default con BD (Bass Drum), SD (Snare Drum), LT (Low Tom), HC (Hand Clap), CH (Closed HiHat) e OH (Open HiHat), in classico stile TR-808, tutti retroilluminati RGB. Sopra ai fader troviamo tre potenziometri e un pulsante dedicati alla regolazioni di Tune, Decay e un parametro programmabile CRTL, nel caso si agisca sulla singola traccia, o per la regolazione di Reverb, Delay e Master FX, nel caso si agisca a livello generale sul kit di suoni.

 

roland tr-6s

Sezione centrale con i fader di volume retroilluminati RGB, i potenziometri Tune, Decay e CTRL, con funzione di regolazione degli effetti Reverb, Send e Master FX applicati al kit.

 

Proseguiamo con la panoramica dei controlli, spostandoci nella parte centrale, troviamo il sequencer formato da 16 pad retroilluminati RGB che permettono la programmazione e la selezione degli step. Un grande encoder con push dal nome Value permette lo scorrimento e la selezione di ciascun parametro visualizzato sul display. Alla sua sinistra troviamo i pulsanti dedicati alla selezione e editing dei suoni (Instruments), dei Kit e dei campioni (Sample). Sotto ad essi troviamo i pulsanti Copy, Utility, Exit, Fill In Trig (per applicare ai Pattern delle variazioni temporanee o lo Scatter), infine il pulsante Shuffle e Tempo per regolazione dei BPM. Nella parte alta invece troviamo un display LCD retroilluminato di colore verde, cuore della programmazione della TR-6S.

 

 

roland tr-6s

Dettaglio dei pulsanti dedicati alla selezione e editing dei Kit, Instruments e Sample.

 

I kit

Roland TR-6S possiede 128 kit memorizzabili, di cui 68 già presenti di default e dedicati a varie tipologie musicali. Un pdf scaricabile dal sito Roland e chiamato Preset INST Tone List, riporta i nomi dei suoni selezionabili per ogni traccia e la loro tipologia (ACB, sistesi FM o Sample). I Kit sono editabili tramite la pressione dei pulsanti Shift+Kit. La programmazione dei Kit comprende la regolazione dei livello generale del suono, la selezione della tipologia del Reverb (Ambi, Room, Hall1, Hall2, Plate, Mod), con la regolazione dei relativi parametri e la selezione della tipologia di Delay (Dly, Pan e Tape Echo) e dei relativi parametri. L’elenco completo dei parametri regolabili è presente in un file pdf chiamato Parameter Guide e liberamente scaricabile dal sito Roland. Oltre a questi due effetti ad ogni Kit è applicabile un terzo effetto chiamato Master FX e attivabile mediante il pulsante dedicato.

I Master FX disponibili per i kit sono HPF, LPF, LPF/ HPF, H Boost, L Boost, L/H Boost, Isolator, Transient, Transient2, Compressor, Drive, Overdrive, Distorsion, Fuzz, Crusher, Phaser, Flanger, SBF e Noise. Per ciascun Master FX è possibile scegliere un parametro da abbinare al potenziometro CTRL (la lista completa dei parametri è presente nel Parameter Guide). Roland TR-6S è anche una scheda audio con ingressi e uscite digitali tramite USB e nella sezione di editing dei Kit sono presenti le impostazioni e le regolazioni del Sidechain e degli effetti Reverb, Delay e Master FX da applicare all’ingresso audio. Inoltre ogni kit è dotato di un LFO selezionabile tra le forme d’onda sinusoidale (SIN), triangolare (TRI), onda quadra (SQR), dente di sega (SAW) e Sample&Hold (S&H) e l’LFO Depth è abbinabile al potenziometro CTRL per ciascuna traccia. Il Kit Edit permette infatti di abbinare un particolare parametro al potenziometro CTRL per ogni traccia (parametri variabili a seconda del tipo di Instrument scelto).

Le altre funzioni presenti nel Kit Edit sono il Mute per escludere un suono in concomitanza di un altro (un utilizzo classico è con l’open Hat e il Closed Hat), la scelta dei colori della retroilluminazione delle tracce e la modifica del nome del Kit.

 

roland tr-6s

 

 

I Pattern

Nella parte centrale è posizionato il sequencer formato da 16 pad retroilluminati RGB, con il pulsante di Start/Stop, per la creazione dei Pattern. Si possono memorizzare 8 banchi di 16 Pattern, ciascuno con 8 variazioni (nominate da A ad H). Di default sono presenti 4 banchi di 16 Pattern già preprogrammati su varie tipologie di generi musicali. La creazione di un Pattern è possibile mediante varie tipologie. Il pulsante TR-Rec permette la programmazione dei singoli step delle tracce sia in play che in stop, con regolazioni dei movimenti deboli, specificare gli accenti e dei Sub Step o Flam. Il pulsante SUB infatti permette di regolare la riproduzione del singolo step in più Sub Step.

 

roland tr-6s

Dettaglio delle possibili impostazioni del singolo Step tramite il pulsante SUB Step.

 

La registrazione degli strumenti in tempo reale avviene invece premendo il pulsante Inst Rec. In questo caso sono retroilluminati solo i primi 6 step, che assumono le stesse colorazioni impostate per i fader di volume e i suoni sono registrati sono automaticamente quantizzati sugli step. La seconda funzione Inst Play (Shift+Inst Rec), permette invece la sola riproduzione dei suoni senza la registrazione e in questa modalità i Pad 7 e 8 permettono di effettuare i Roll in sedicesimi o trentaduesimi di battuta. Il pulsante Variation infine, permette la selezione e programmazione delle 8 variazioni possibili per ogni Pattern. Si possono registrare, modificare e copiare le variazioni sia in play che in stop. La seconda funzione Motion (Shift+variation) permette la registrazione della variazione dei parametri delle varie tracce.

 

 

Instrument e Sample

I suoni di ciascuna traccia sono selezionabili ed editabili mediante il pulsante INST, nel caso si utilizzino i suoni presenti di default, oppure tramite SAMPLE se si utilizzano dei campioni esterni. Per ogni strumento sono regolabili il Tune, il Decay (sia tramite l’editing da display che direttamente dai potenziometri dedicati) l’LFO, i vari parametri dei Master FX, il Pan, il Level, il Gain e i Reverb e Delay Send. In base al tipo di suono selezionato, sono poi editabili altri parametri. Ad esempio, un suono generato con sintesi FM possiede la regolazione del Morph, ossia una variazione di alcuni parametri della sintesi FM che modificano il suono.

I campioni possiedono la regolazione del Bit Reduce, dello Spread, di un filtro LPF o HPF e del Rate che varia la riproduzione dal 100% (velocità normale) a -100% ossia riprodotto al contrario. Varie tipologie di suoni infine, presentano differenti regolazioni, ad esempio, i suoni di Snare possiedono la regolazione Snappy, mentre il Color è presente per i suoni di Tom. Le sei tracce permettono quindi la riproduzione dei Kit presenti di default creati con campioni, tecnologia ACB (Analog Circuit Behavior) e sintesi FM, ma è possibile importare campioni esterni tramite la SD Card nei formati WAV e AIFF, con una durata massima del singolo file importato di 180 sec (a 44.1kHz mono) e con un numero massimo di 400 file importati (dati comunque soggetti a variazione a seconda della quantità di memoria utilizzata nel progetto).

Step Loop e Fill In Trig

Due pulsanti sono dedicati alle variazioni ritmiche. Il primo dal nome Step Loop, permette la ripetizione in roll di sedicesimi degli step selezionati. Il secondo Fill In Trig invece, permette la riproduzione temporanea di due Fill preimpostati oppure dello Scatter. E’ possibile anche utilizzare una delle variazioni A-H con Fill e la funzione Auto Fill permette di eseguire un Fill ad intervalli regolari, ogni 2,4,8,12,16 o 32 cicli.

 

 

Routing audio e MIDI

Il routing audio è ben mostrato in una figura presente a fine del Parameter List, dalla quale si evince sia la catena audio interna della TR-6S, ovvero come sono elaborati sia i singoli strumenti delle tracce sia, a livello macroscopico, come operano i vari effetti sull’intero Kit. Come detto in precedenza infatti, Reverb, Delay e Master FX possono agire sia sul singolo strumento che sull’intero kit. Non solo, possono anche essere applicati ad un segnale audio esterno tramite USB (quindi interfacciando la TR-6S con un computer e una DAW). La TR-6S è dotata anche di ingressi audio tramite USB. Ogni traccia è inviabile come segnale audio separato all’interno di una DAW. Nelle impostazioni audio della DAW troveremo infatti sia gli ingressi stereo dell’uscita Master Out della TR-6S (tipicamente In 1/2), sia i singoli ingressi delle tracce (tipicamente In 3, In 4, In 5 ecc). Le due porte MIDI IN e OUT permettono la trasmissione e ricezione di MIDI Clock, Program Change e MIDI Note, unitamente alla porta USB.

 

roland tr-6s

Routing audio della drum machine Roland TR-6S

 

In prova

Roland TR-6S è molto leggera e compatta. Completa di batterie pesa poco più di 700g e le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di un libro tascabile, solo 22x13x6 cm. E’ costruita interamente in robusta plastica nera e tutti i controlli sono retroilluminati. La durata del funzionamento con le batterie interne varia tra le 3 e le 5 ore circa a seconda del tipo di utilizzo. La TR-6S esce di fabbrica con il firmware V1.0 già comprensivo dei suoni generati con sintesi FM. Sono disponibili sul sito Roland i driver per Mac OS 10.13/ 10.14/ 10.15 e 11 sia per dispositivo con processori Intel che M1, mentre per Windows 10 i driver sono scaricati automaticamente da internet alla connessione dell’hardware. Per quanto riguarda i driver per Mac, è importante rispettare la procedura di installazione che indica Roland nella pagina web dedicata, altrimenti si rischia il non correto riconoscimento dell’hardware.

Una volta accesa la TR-6S, per chi ha un minimo di praticità con le drum machine, la realizzazione di un groove è veramente immediato. Iniziando poi a utilizzare un po’ il pulsante Shift si capisce subito che la possibilità di programmazione è decisamente più ampia e articolata di quello che si può pensare inizialmente. La ricerca dei suoni è molto veloce, grazie alla suddivisione in categorie, possibile anche per i sample importati ai quali si possono assegnare 32 differenti categorie User. L’unica vera difficoltà riscontrata lavorando con la TR-6S risiede nell’utilizzo in realtime dei tre potenziometri, qualora si volesse operare su due parametri contemporaneamente sia per il singolo suono di una traccia, che su tutto il kit, essendo assegnati al solito controllo fisico. Per poter controllare due parametri contemporaneamente ci viene in aiuto il Motion, con la registrazione di automazioni, ma non è la stessa cosa che avere due potenziometri regolabili contemporaneamente. Anche la programmazione e l’editing affidata quasi esclusivamente all’encoder Value risulta per forza di cose lunga. E’ il compromesso a cui dover scendere con la TR-6S. Estrema compattezza e trasportabilità a discapito di un maggior tempo richiesto per la programmazione, ma non di certo a discapito della qualità del suono.

Il suono è il vero punto di forza di questa drum machine che trova la sua massima qualità nei suoni di ispirazione TR-808, 909, 707, 606&626, riprodotti mediante tencologia ACB che simula fedelmente la circuitazione analogica presente nelle macchine originarie, ma  anche i molti altri kit dedicati all’EDM, House, Trance, Hip-Hop, R&B e Trap ecc. sono davvero ben costruiti, grazie anche ai suoni creati con sintesi FM. Così come i pattern presenti di default sono di ispirazione per la costruzione di una parte ritmica sicuramente da personalizzare, ma già inquadrata nel genere musicale prescelto, spesso riconoscibile dal solo nome del pattern. Ho apprezzato anche la possibilità di abbinare o meno la variazione dei kit a quella dei pattern, in modo da poter sperimentare i vari kit al pattern prescelto. Spesso ne viene fuori una fonte di ispirazione notevole. Infine la possibilità di processare suoni esterni con il Sidechain o con gli effetti della TR-6S è sicuramente un plus gradito, ma richiede l’interfacciamento con un computer, al contrario della sorella maggiore TR-8S che ha un ingresso hardware dedicato.

La quantità di memoria interna a disposizione è sicuramente sufficiente a importare un gran numero di campioni, soprattutto se importiamo suoni di batteria e quindi singoli shot, limitando i loop. In prova ho importato una trentina di loop di circa 3 secondi e un centinaio di campioni di kick, snare, effetti e HiHat senza alcun problema, tutti file wav campionati a 44.1kHz.

 

 

Conclusioni

Roland TR-6S a primo impatto può sembrare una macchina limitata a causa delle sue ridotte dimensioni e del ridotto numero di controlli. Il suo massimo pregio consiste nel mettere a disposizione 6 tracce in uno spazio così ridotto, possedendo comunque molte caratteristiche della sorella maggiore TR-8S. Di certo non può prenderne il posto, soprattutto nel caso si voglia operare con delle performance live basate sull’elaborazione in realtime, ma possiede gli stessi suoni, effetti e moltissime delle possibilità di programmazione della sorella maggiore, unite ad una trasportabilità unica. E’ una drum machine dedicata a chi vuole essere libero di creare ovunque, con una capacità di programmazione e una qualità dei suoni e degli effetti unica nei prodotti di questa fascia di prezzo.

 

Ci piace

Trasportabilità eccellente
Qualità dei suoni
Qualità degli effetti

Non ci piace

Programmazione e editing audio lunga a causa dei pochi controlli a disposizione
Difficile il controllo contemporaneo di più parametri su una stessa traccia a causa dei pochi controlli a disposizione

 

INFO

Roland South Europe

Roland Rhythm Performer TR-6S €399,00

 

Leave a reply