Da tempo riconosciuto come uno dei software più efficaci per creare timbriche basate sul campionamento, in questa nuova versione di SampleRobot tutto è più “user friendly”, anche il prezzo: il sampling creativo per tutti?
Caratteristiche in pillole
Nato dalla mente di Christian Halten, il fondatore di SkyLife, SampleRobot consente di realizzare delle timbriche basate sul campionamento, catturando una serie di multisample stratificabili in layer, ciascuno con precisi valori di Velocity. Per i meno esperti niente paura, perché un pratico Wizard vi supporta all’avvio nell’allestire un progetto. La cattura dei sample può avvenire in modalità automatica tramite MIDI, oppure in quella semi-automatica per il campionamento di strumenti acustici. Il cuore di SampleRobot è l’editor denominato WaveRobot, dotato di un efficace Autoloop e di funzioni per intervenire in modo fine sulla forma di onda catturata. Una delle introduzioni più importanti a partire dalla versione Pro 6 è sicuramente la modalità Plugin Recording, che integra un host compatibile con il formato VST 2, per catturare le timbriche di virtual instrument compatibili.
Requisiti di sistema
I requisiti minimi sono una piattaforma Windows 7 o superiore, oppure macOS 10.10 o superiore; l’aggiornamento alla versione 6.5 estende il supporto all’ultima versione di Windows 10 e Mac OS Mojave. In qualsiasi caso, sono richiesti almeno 8 GB di RAM e 200 MB di spazio libero nell’hard disk (o una SSD).
Altre caratteristiche
L’interfaccia di SampleRobot 6 è stata rivista nel design e nell’architettura, ora modulare, con sezioni che possono essere estese o trascinate su altri monitor nell’uso con schermi multipli; il supporto è per display con risoluzione fino a 4K e proporzioni di 16:9 o 21:9. La navigazione è stata semplificata infine con l’inserimento di codici colore per identificare se stiamo lavorando a un progetto (colore giallo), in area Multisample (arancio), oppure in editing con i vari sample catturati (verde). Oltre ad alcune ottimizzazioni, nella versione OSX è stato introdotto anche il supporto Core Audio nativo per interfacce multi I/O. Presentata al Superbooth di Berlino nel 2019, nella versione 6.2 nell’interfaccia è stata inserita una sezione I/O dove intervenire direttamente e in qualsiasi momento nella creazione del progetto. Anche la modalità Plugin Recording riceve una serie di miglioramenti: ottimizzata in termini di risorse richieste alla CPU, ora la sezione dispone di un Wizard dedicato più semplice da impiegare, inoltre è stato esteso il supporto ad altri virtual instrument VST 2. La nuova modalità Drag and Drop consente di trascinare una serie di sample con il mouse direttamente sulla tastiera virtuale di SampleRobot, caricando anche tutte le informazioni legate ai file in formato AIFF o Wave (Root-Key, Loop, ecc). Potete utilizzare anche SampleRobot per Batch Conversion dei sample in altro formato e risoluzione. In modalità di cattura semi-automatica, in questa versione è stato esteso il tempo di campionamento fino a 1000 secondi, per catturare tracce audio complete da tramutare in loop/groove.
La nuova versione 6.5
Presentato lo scorso novembre, in questo update sono stati introdotti tre supporti per altrettanti strumenti nelle versioni Pro e Multi-X: ora è possibile esportare multisample anche nel formato di sintetizzatori quali Synthstrom Deluge e Sequential Prophet X, con la possibilità in quest’ultimo di trasferire un processo di cattura direttamente nella Flash RAM dello strumento. Altro supporto introdotto in esportazione riguarda il soft sampler incluso nella teutonica DAW Bitwig Studio, con la possibilità di inserire anche i TAG nei multisample, per creare precise categorie di timbriche nel software. Nella modalità di cattura in formato VST 2 è stata introdotta la modalità Bounce in offline, che consente di ridurre il tempo di campionamento fino all’ottanta per cento. Altre ottimizzazioni riguardano il supporto di schermi in formato 4K, un miglioramento dei formati ASIO e Core Audio, nuove scorciatoie per la navigazione dei menu, infine un nuovo sistema di controllo sull’integrità delle esportazioni.
Skylife SampleRobot: il catalogo
SkyLife offre una versione del software per ogni tipologia di budget: SampleRobot Korg+Wave è la più economica, e dedicata a strumenti del brand giapponese quali Kronos, gli arranger della serie Pa o il MicroSAMPLER, consente l’export dei campionamenti anche in formato Wave. Tra le funzioni incluse troviamo WaveRobot 6 Loop e il Transient Editor, più circa 400MB di campioni in bundle in formato SF2. La versione intermedia SampleRobot Multi-X offre le stesse funzioni dell’apripista Korg+Wave, ma consente l’esportazione dei sample in tutti i formati disponibili. In bundle troviamo circa 800MB di campioni sempre in formato SF2. SampleRobot Pro è la versione più completa, e include l’esportazione in tutti i formati anche in risoluzione a 24 bit, funzione MIDI Monitor e supporto per un controller a tastiera, nonché la modalità Plugin Recording. SkyLife ha realizzato infine una versione speciale di SampleRobot dedicata al sintetizzatore Yamaha Montage, per creare Voice in formato X7U (44,1 kHz/16 bit) pronte all’uso da trasferire nell’ammiraglia del brand giapponese con una pen drive. Questa versione è disponibile fino al 31 marzo 2020 sul sito internet Yamaha MusicSoft.
Il test
L’installazione di SampleRobot fila via liscia in pochi minuti, e all’avvio del software compare il pratico Wizard per allestire il vostro progetto. Se il computer dispone dei requisiti minimi richiesti, suggerisco di impostare inizialmente un buffer size dell’interfaccia audio piuttosto alto (1024 Sample o superiori), onde evitare stress o l’eventuale comparsa di “clip” durante i primi processi di cattura. Il restyling dell’interfaccia riceve il mio personale plauso, perché ora l’aspetto è meno “giocattoloso”, con i codici colore a supporto per sapere sempre in quale area ci troviamo. L’introduzione della modularità mi ha consentito su miei due monitor – e con pochi clic del mouse – di spostare tutte le sezioni di editing sul primo schermo, espandendo sul secondo la sola visualizzazione della forma di onda dell’editor WaveRobot. La vista ringrazia. Un altro punto di forza è il routing in fase di allestimento di un progetto: la possibilità di intervenire sugli I/O interni o esterni rende davvero spedito il workflow. Per i meno avvezzi, un suggerimento personale: se avete spazio nel vostro HD o nella SSD, con SampleRobot organizzate un progetto piuttosto articolato, basato su diversi multisample con precisi Velocity Layer (da cinque a otto), ciascuno con campioni di una durata piuttosto generosa. Così facendo, realizzate un corposo archivio per allestire timbriche dedicate a qualsiasi strumento hardware/software. Un archivio da cui potrete sempre in seguito riprendere i vari progetti con SampleRobot, per creare varianti razionalizzate come Layer e durata dei campioni anche per sintetizzatori o workstation hardware con poca RAM disponibile. Nel mio caso, per la prova ho recuperato dei progetti realizzati con la versione 5 di SampleRobot e la libreria virtuale Korg M1 Legacy, adattandoli con successo sia per l’impiego con il nuovo Mellotron V di Arturia, sia per la Flash RAM della workstation Casio MZ-X che utilizzo in sala prove. Se vi piace fare le cose per bene e vi dividete tra lo studio e il palco, SampleRobot potrebbe rivelarsi il “coltellino svizzero” che gratifica per molto, molto tempo.
La cattura diretta di timbriche desunte dai VST la desideravo fin dalla versione 5 del software, e quanto proposto oggi nella Pro 6.5 supera le più rosee aspettative. L’host si è dimostrato stabile nell’uso e attraverso la coppia di Vu-Meter associati potete monitorare i segnali e dare già una prima sgrossata ai volumi. La nuova modalità Bounce Offline è la “ciliegina sulla torta” per ridurre ulteriormente il tempo di cattura. Ben fatto. L’odierno supporto a loop/groove estende ulteriormente il margine creativo: certi tasselli possono far comodo non solo al DJ/Producer, ma anche al tastierista che vuole integrare dei tasselli sonori nelle proprie sequenze, trasferendoli con semplicità in una DAW. L'editor WaveRobot da solo vale il prezzo di questo pacchetto tedesco, perché in tanti anni di utilizzo conto sulle dita i casi in cui sono intervenuto sui singoli punti di loop di un progetto, dopo l'ottimizzazione automatica fornita dall'ottimo Autoloop. In conclusione, un suggerimento a Christian: urge una modalità Undo in SampleRobot, perché potrebbe far davvero comodo in fase di editing, soprattutto per chi è poco avvezzo a questa pratica.
Conclusioni
SampleRobot è un software di cattura oramai maturo e affidabile, e il restyling dell’interfaccia rende oggi davvero snello il workflow. Le versioni mirate per precisi sintetizzatori rende SampleRobot il partner ideale se volete “vitaminizzare” il vostro strumento preferito con pochi clic del mouse. Un software non solo per il Sound Designer esigente, ma grazie all’ottimo Wizard anche per chi vuole ottenere al volo timbriche o loop/groove senza impazzire tra i parametri a disposizione nell’hardware di destinazione. Ottima idea infine l’estendere il catalogo a versioni più abbordabili per utenti dal piccolo budget. Brava SkyLife, bel lavoro!
L'intervista
La parola all’utilizzatore: Manuele Montesanti
Oltre a essere un “Artist” mondiale di Yamaha, data la sua esperienza decennale con SampleRobot, Manuele recentemente è stato nominato anche ambasciatore italiano per i prodotti SkyLife: ecco la sua esperienza.
Riccardo Gerbi: le tue impressioni di uso del nuovo SampleRobot Pro 6.5?
Manuele Montesanti: è incredibile. Grazie al supporto del Wizard in pochi minuti ottieni un risultato efficace: cosa chiedere di più? L’Autoloop in WaveRobot lavora davvero bene e nella maggior parte dei casi quanto elaborato non lo devo ritoccare. Ottima la scelta anche di estendere il catalogo fornendo versioni mirate come formato di esportazione per precisi strumenti, come quella dedicata al sintetizzatore Yamaha Montage.
RG: una bella mano tesa al trasferimento di User Voice…
MM: catturi il timbro preferito e in un attimo lo trasferisci nella Flash RAM del Montage, ma non solo: il supporto ad altri formati consente di importare dei multisample creati per altri strumenti. Ci sono timbriche realizzate per Kontakt, in formato Soundfont o per dei campionatori storici come gli EMU, per esempio, che oggi puoi reperire gratis su internet: nuova linfa per delle combinazioni interessanti con il potente “motore” del Montage. Sto realizzando una libreria dedicata al Montage e basata interamente su timbriche desunte con SampleRobot Pro 6.5, che sarà rilasciata a breve.
RG: e la modalità Plugin Recording?
MM: Christian e il suo team hanno fatto un ottimo lavoro. L’Host di SampleRobot Pro 6.5 di fatto azzera tutte quelle laboriose procedure da compiere nelle impostazioni audio/MIDI con le versioni precedenti. Ora tutto è a portata di mouse, peraltro modificabile in qualsiasi momento all’interno di un progetto, e senza andare a intaccare la stabilità del software. Se vi piacciono le timbriche basate sul campionamento, SampleRobot Pro 6.5 va assolutamente provato.
Pro
Interfaccia migliorata
Plugin Recording
Efficacia dell’algoritmo di Autoloop
Contro
Assenza di una modalità Undo
INFO
SampleRobot 6.5 Pro: €249
SampleRobot 6.5 Multi-X: €169
SampleRobot 6.5 Korg+Wave: €79