UDO Audio è un produttore inglese di sintetizzatori apparso recentemente sul mercato che adotta scelte curiose e interessanti.
UDO, che per chi non lo sapesse (io ad esempio non lo sapevo!) significa Unidentified Dancing Object, è apparsa sul mercato alcuni anni fa con Super 6, un sintetizzatore ibrido analogico-digitale, con generazione basata su FPGA (Field Programmable Gate Array, circuiti integrati programmabili apprezzati per la loro flessibilità e potenza di calcolo), polifonico a 12 voci, filtro analogico, supporto MPE e con audio binaurale. Se stai leggendo questo articolo, probabilmente è perché non conosci UDO e ti stai chiedendo se Super 6 faccia al caso tuo e possa entrare nel tuo setup. In questo articolo voglio descriverne le peculiarità e le mie personali impressioni per aiutarti a trovare una risposta.
UDO Super 6: primo approccio
Il Super 6 è alloggiato in un robusto case metallico ed è costruito con particolare attenzione. Lo sottolineano ad esempio i due profili di alluminio che abbelliscono gli estremi della tastiera e proteggono i tasti da urti accidentali. Inoltre è disponibile in ben tre colorazioni: bianco, blu e nero. Tutti i controlli fisici sono di buona fattura e di gradevole aspetto. Non c'è alcun display e interfaccia grafica per gestire le funzionalità di UDO Super 6: tutti i parametri sono gestiti da pannello come sui gloriosi vintage, ma con molte potenzialità rese oggi possibili grazie al controllo digitale. La connettività è standard: un'uscita stereo sbilanciata, una cuffie, un ingresso audio, due pedali (uno tipo sustain e uno a controllo continuo), terna di porte MIDI e porta USB. L'alimentatore è interno.
Audio binaurale
Super 6 può operare come un normale sintetizzatore a 12 voci, oppure, attivando l'output binaurale, la polifonia scende a 6 "Super voci" binaurali. Questa è sicuramente una caratteristica più unica che rara. Se non sapete di cosa si tratta o volete approfondire l'argomento, vi rimando ai due articoli scritti dai colleghi Stefano Arciero e Andrea Scansani, sulle pagine di Audiofader.
Catena di sintesi
Super 6 dispone di un controllo fisico per ogni parametro di sintesi o al massimo è richiesta una combinazione di tasti per accedere alle funzioni supplementari o alle impostazioni del sistema operativo. Questo non deve trarre in inganno perché UDO Super 6, pur avendo un pannello simile a quello dei sintetizzatori analogici degli anni '80, offre molte più possibilità rispetto a loro.
Procedendo con ordine: gli oscillatori sono due, basati su FPGA, come Waldorf Kyra o Novation Peak. Il primo, denominato DDS1, è basato su forme d'onda campionate, le classiche elementari, più 32 forme d'onda complesse che possono anche essere caricate dall'utente, via USB. Il secondo oscillatore, DDS2, è basato invece su un algoritmo che genera sei classiche forme d'onda di ispirazione analogica, ma non free running come DDS1, per motivi legati all'audio binaurale. Disponibili le classiche funzioni di Cross Modulation e Sync tra gli oscillatori.
La sezione filtro è composta da un passa alto e un passa basso a 4 poli, entrambi con frequenza regolabile e progettati da Sound Semiconductor, per la precisone un SSI2144, esatto, ispirato all'SSM 2044. Proseguendo con le modulazioni Super 6 offre due inviluppi e due LFO. Completano la dotazione un multieffetto con Delay e Chorus, Arpeggiatore e Step Sequencer.
Entriamo più nel dettaglio
Già nella sezione degli oscillatori si intravvedono le grosse potenzialità di questo synth. Nell'oscillatore DDS1 è presente un circuito Super Waveform per aggiungere sei armoniche in stile Supersaw di Roland. E' possibile scegliere il livello tra due opzioni e regolare con due fader la quantità di detune e la modulazione del detune. DDS2 può funzionare anche come sub oscillatore di DDS1, come LFO aggiuntivo o veicolare un segnale audio esterno in modo che possa triggerare l'inviluppo.
Il primo inviluppo è di tipo HADSR con polarità invertibile, mentre il secondo è lo standard ADSR. Entrambi hanno uno stadio aggiuntivo Decay Hold attivabile con la pressione del tasto SHIFT mentre si muove il fader del Decay. Lo stadio AD di ENV1 può essere messo in loop, creando un effetto simile ad un LFO, ma più flessibile. Tuttavia vedremo più avanti che l'LFO di Super 6 è anch'esso molto flessibile.
Il filtro passa altro può essere fisso a 500Hz oppure agganciato al passa basso, per diventare un passa banda. Con una combinazione di tasti posso regolare indipendentemente le due frequenze di taglio, HP e LP. Posso modulare la frequenza con inviluppi o LFO, ma soprattutto con DDS2 (FM). Leggere il manuale è stato necessario per scoprire le molteplici funzioni nascoste di UDO Super 6 o semplicemente suggerite dalle serigrafie sul pannello.
In prova
Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata ascoltare i 128 preset, organizzati in 8 program per 16 banchi. I banchi da 9 a 16 sono accessibili premendo una seconda volta il tasto. Il LED lampeggia anziché rimanere acceso fisso, a indicare che si sta selezionando uno dei banchi successivi. La sensazione generale è quella di uno strumento che pur essendo un VA, non vuole emulare sonorità vintage, ma piuttosto puntare sulla creatività e complessità dei suoni grazie alle modulazioni e funzionalità aggiuntive.
Molti preset sono infatti suoni ritmici o bizzarri, che ricordano quelli ottenibili con sintetizzatori modulari, caratterizzati da architetture più complesse dei sintetizzatori tradizionali. Alcuni ricordano persino sonorità tipiche della wavetable synthesis, perchè sfruttano le forme d'onda complesse del DDS1. Nella lunga lista di preset sono comunque presenti anche tappeti avvolgenti, impreziositi dall'ottimo chorus, bassi profondi e dinamici e infine lead molto convincenti. Nel video seguente potete ascoltare alcuni di questi preset.
Ho quindi inizializzato la catena di sintesi con la combinazione SHIFT+MANUAL (esiste anche la modalità MANUAL per produrre il suono derivante dall'esatta posizione fisica dei controlli, come avviene sul mio amato Juno-106) per esplorare le potenzialità di UDO Super 6. I due oscillatori DDS suonano già da soli in modo convincente e consentono di ottenere le sonorità più tradizionali e spesse di un VA. Attivando la modalità Super 1/2 vengono aggiunte tre armoniche inferiori e tre superiori, leggermente fuori fase nel panorama stereo.
Portando il selettore su ON il livello delle sei armoniche è pari a quello del segnale principale e il livello generale sale parecchio. Con DETUNE e SWM, quest'ultimo controllabile tramite inviluppo o LFO, si può spaziare dal detuning più moderato a quello più marcato in stile dance/trance.
Attivando l'audio binaurale la spazialità aumenta ulteriormente offrendo qualcosa non disponibile su altri sintetizzatori. In generale Super 6 è un sintetizzatore che sfrutta particolarmente la stereofonia: anche l'LFO ha impostazioni per intervenire sul panorama stereofonico, come descriverò tra poco.
La funzione X-Fade crea un crossfade graduale tra il segnale dei due oscillatori in un range di due ottave. La nota per la quale il rapporto tra i due livelli è 1:1 è definito dal potenziometro Mixer. Diversi controlli hanno una duplice funzione a seconda della modalità in cui ci troviamo. Funzioni e valori contornati da una linea si riferiscono alla funzione alternativa, con la descrizione anch'essa contornata da una linea.
Questa semplice soluzione consente a UDO Super 6 di offrire una catena di sintesi complessa senza richiedere un display e senza rinunciare all'immediatezza durante il sound design.
La possibilità di attivare un loop all'interno dell'inviluppo è una funzione poco diffusa tra i sintetizzatori hardware, che permette di animare ulteriormente un suono. Accorciando moltissimo il tempo del segmento in loop, la sonorità diventa quasi FM.
Anche l'LFO1 in UDO Super 6 è un elemento complesso della catena di sintesi e garantisce parecchio divertimento: oltre al funzionamento standard possiamo farlo oscillare a frequenza udibile, cioè tra 20Hz e 20kHz. Lo scopo è avere un terzo oscillatore sinusoidale fisso come modulatore FM oppure per generare droni. Altrimenti la sua intonazione può essere gestita dal Keytracking. Anche qui ho scoperto una funzione nascosta: premendo SHIFT e ruotando il selettore di forme d'onda dell'LFO, questo può utilizzare tutte quelle dell'oscillatore principale DDS1, incluse le alternative.
Questo sia in bassa frequenza che in banda audio. Quindi é a tutti gli effetti un terzo oscillatore. Se si imposta la forma d'onda random e si porta la frequenza al massimo, può diventare infine un generatore di rumore bianco. L'LFO può resettarsi ad ogni pressione (reset), fare un solo ciclo (once, diventando come un inviluppo semplice), oscillare in continuo (free) oppure sincronizzarsi ad un clock esterno/arpeggiatore (SYNC). E' presente il parametro DELAY, ma soprattutto LR PHASE, che funziona in modalità binaurale come nella Figura 6.
Se Binaural è disabilitato, questa funzione opera come segue: applica al parametro modulato (ad esempio il cutoff) un AUTO PAN sincronizzato, per ciascuna delle 12 voci di UDO Super 6. In altre parole modifica contemporaneamente pan e parametro, separando nettamente a destra e sinistra le singole voci oppure le dispone Centro+left e Centro+right, a seconda della posizione dello slide, con un risultato interessante.
Tutti i parametri sono controllabili via MIDI CC, quindi è possibile registrare in una DAW le modifiche e creare delle evoluzioni di molti parametri contemporaneamente, non possibili in tempo reale. Ho percepito un leggero zipper noise durante il tweaking, nulla di terribile, però udibile.
Non è presente un riverbero, però probabilmente uno di qualità avrebbe inciso sul prezzo finale, oltre a richiedere un display per la gestione. Il Delay e il Chorus presenti funzionano più che bene, soprattutto il Chorus mi è piaciuto molto. La matrice di modulazione è naturalmente presente e completa, così come l'arpeggiatore e lo step sequencer con funzionalità standard. Particolare invece il tasto U Size per assegnare le voci in Unison Mode in cinque modi differenti: 3 o 6 voci, anche disposte su ottave differenti, intervallo di quinta o in triade maggiore.
Il sistema operativo può essere aggiornato via USB, ma è necessario collegarlo ad un computer che lo vedrà come una memoria nella quale salvare il file di aggiornamento. Sarebbe stato meglio tramite una chiavetta collegata ad una porta USB tipo A, assente in Super 6, evitando l'uso di un computer, ma è comunque un'operazione semplice e veloce. Nello stesso modo è possibile salvare Patch, Waveform e sequenze dello Step Sequencer. UDO Super 6 è MIDI class compliant, quindi non servono driver. Avrei preferito avere 5 ottave, anche sul mio fido Nord Lead 3 ho sempre desiderato qualche tasto in più. Tuttavia il selettore di ottava è pratico e utilizzabile anche durante la performance.
Conclusioni
UDO Super 6 è un sintetizzatore particolarmente divertente da suonare e da programmare. Dispone di un'interfaccia senza parametri nascosti o menu da navigare, ma offre al sound designer tante carte per esplorare nuovi territori o arrivare al suono desiderato. E' uno strumento perfetto per il compositore di musica EDM o sperimentale. Il tastierista alla ricerca dei suoni analogici più classici e standard invece potrebbe rimanere un po' spiazzato. Gli oscillatori suonano forti e potenti, il filtro è gradevole e aggressivo quanto serve quanto si attiva il drive.
L'audio binaurale è la ciliegina sulla torta, una funzione non riscontrabile su altri sintetizzatori e che dona al sound di Super 6 un carattere singolare. Anche il manuale è ben scritto e ne consiglio la lettura perché in questo articolo era impossibile toccare ogni dettaglio di Super 6. In definitiva un sintetizzatore da provare, in grado di completare la palette sonora di molti setup.
Ci piace
- Audio Binaurale
- Catena di sintesi evoluta
- Suono
Non ci piace
- Mancanza di una porta USB A per salvataggio e caricamento dati
- Assenza di un riverbero
- Avrei preferito 5 ottave
INFO
UDO AUDIO