Traendo spunto dalle mie sessioni di studio per la creatività, cerco di puntare in questi articoli su di un elemento specifico e creare del materiale su cui lavorare, come punto di partenza verso la creazione poi di una vostra versione originale e nuova. Per ogni esempio troverete i brani suonati, le basi per esercitarvi e le partiture con tablatura.
Oggi riprendiamo un elemento molto interessante, l'Ostinato, e completiamo questo mini ciclo con l'utilizzo di questo elemento sugli arpeggi.
Se vi siete persi la prima parte sul Basso Ostinato potete trovarla qui.
L'OSTINATO
Da definizione - L'ostinato è un breve disegno musicale (un motivo, un inciso, un disegno d'accompagnamento) ripetuta ad oltranza senza modificarne altezza e ritmo. Il più delle volte si colloca al basso, definito appunto basso ostinato ma è possibile anche utilizzarlo sulle voci alte.
Nel caso di variazioni tonali, si può parlare di ostinato ritmico.
Alcuni Esempi da Ascoltare:
- Coldplay – Clocks
- Philip Glass – Opening da “Glassworks”
Anche l’Arpeggio Ostinato è uno strumento molto utilizzato, sia nella musica moderna che classica, addirittura abusato da molti compositori che ne fanno spesso il corpus centrale dei loro brani realizzando infiniti pattern molto ripetitivi e simili. Un discorso un po’ differente va fatto per quei compositori minimalisti come Philip Glass, Steve Reich o John Adams che ne hanno fatto la loro cifra artistica partendo da presupposti teorici e formali molto rigorosi e colti.
Proprio di Philip Glass vi consiglio “Opening” da “Glassworks” come esempio abbastanza popolare della tecnica iterativa e dell’ostinato.
Volendo scendere di qualche gradino dalla musica colta e strumentale, un altro esempio di questa tecnica lo potete trovare in “Clocks” dei Coldplay, in cui un arpeggio ostinato di piano è l’ossatura ed il ritornello del pezzo. In questo caso l’ostinato viene armonizzato secondo gli accordi della struttura passando senza interrompere il pattern ritmico dai Chord Tones di un accordo a quelli del successivo.
In questo Tutorial affronteremo:
- Arpeggio Ostinato con Progressione Armonica
- Arpeggio Ostinato con Generazione di Accordi tramite Delay
ARPEGGIO OSTINATO CON PROGRESSIONE ARMONICA
Qui proviamo a realizzare un arpeggio ostinato piuttosto semplice facendo attenzione a rimanere all’interno di una tonalità prefissata. Ho scelto il Fa Maggiore. Una volta composto l’arpeggio non dobbiamo far altro che ripeterlo in modo ossessivo (ovvero Ostinato), quindi su di esso andare a sovrapporre una progressione di accordi.
L’effetto particolare che si va a creare è che le note dell’arpeggio, con il variare dell’armonia, assumono gradi e intervalli diversi da accordo ad accordo, rendendo l’insieme mutevole e cangiante pur con una struttura ritmica e melodica ripetitiva.
Scelgo qui un arpeggio non troppo difficile ma ricercato, usando un primo rivolto di Fa maj7 (le note saranno quindi LA-MI-FA-DO). Al contrario la progressione di accordi da sovrapporre è davvero basilare:
FA maggiore - LA minore - RE minore - SIb maggiore
FA maggiore - LA minore - RE minore - DO maggiore
che espresso in gradi sarà [I-III-VI-IV - I-III-VI-V].
Cosa succede quindi? Succede che l'arpeggio assumerà una funzione diversa al cambiare degli accordi, appoggiandosi alla loro struttura armonica. Molto semplicemente sentiremo quindi l'arpeggio cambiare e creare questa armonia:
FA maj7 - LA min add b13 - RE min 9 - Bb maj7 sus
FA maj7 - LA min add b13 - RE min 9 - C6 add11
Come potete vedere quindi, unendo un arpeggio ostinato ed una progressione banale, abbiamo ottenuto una sequenza combinata di accordi molto più ricca e piena di sfumature.
Suggerimenti Utili:
- Utilizza un Compressore per uniformare le note e ridurre la dinamica
- Dai il giusto ambiente con una buona dose di Riverbero o Delay per un effetto più ambient
- Dai il giusto volume e timbro agli accordi sottostanti: troppo e sovrasteranno l'arpeggio, troppo poco e l'effetto armonico scomparirà
ARPEGGIO OSTINATO CON GENERAZIONE DI ACCORDI TRAMITE DELAY
In questo caso, e mi scuso già per il titolo chilometrico, siamo in una sottospecie di quanto visto sopra. Andiamo a creare un arpeggio a tavolino e con attenzione scegliamo le voci dell'accordo o degli accordi scelti così che, aggiungendo un delay opportunamente impostato, questo vada a sovrapporre la nota delay con quella suonata e formare ogni volta un bicordo. E' teoricamente possibile, calibrando le ripetizioni, far si che le voci sovrapposte diventino anche tre o più, ma l'intreccio e la difficoltà di scrittura dell'arpeggio aumentano esponenzialmente. Rimaniamo sul semplice.
Il concetto è davvero semplice ed efficace e, se eseguito ad arte, l'effetto è notevole.
Creiamo ad esempio un arpeggio in sedicesimi di SOL maggiore seguito da uno di MI minore settima e poi da uno di SI minore (siamo in tonalità di SOL), impostiamo il delay precisamente sull'ottavo puntato e con una sola ripetizione, così che si ripeta dopo tre sedicesimi. Avremo quindi la prima nota dell'arpeggio che, ripetuta dal delay, si sovrapporrà con la terza. Suonando la quarta nota avremo la sovrapposizione della seconda e così via...
Vediamolo anche graficamente:
SOL maggiore - MI minore 7 - SI minore - quindi ripete
(RE-RE-SOL-SI)-(RE-MI-SOL-SI)-(RE-RE-FA#-SI)-(RE-RE-SOL-SI)...
delay-----(RE-RE - SOL- SI)-(RE -MI - SOL -SI)-(RE -RE - FA#-SI).....
Come si può vedere facilmente dalla sovrapposizione delle note, si crea un tappeto continuo e rapidamente mutevole di bicordi. Avremo in successione: SOL-SIm-SOL-MIm-SOL-MIm-SOL-SIm-RE-SIm e così via.
Suggerimenti Utili:
- Utilizza un Compressore per uniformare le note e ridurre la dinamica
- Utilizza solo un po' di Riverbero ma non troppo o l'effetto sarà troppo indefinito
- Prova con la tecnica dello Stoppato, così sarà tutto più definito e distinguibile
- Usa un Suono Pulito, o al massimo un Crunch, troppa distorsione potrebbe confondere
- Prova a sperimentare con altre divisioni ritmiche e di delay per effetti ritmicamente più complessi
Ci vediamo nella prossima puntata con un'altra idea creativa da sfruttare a modo vostro!