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Vinile Sempre In Crescita ed Ora Tutti Potremo Incidere i Nostri


Mentre qualche anno fa era più che altro un aneddoto da esperti di musica per impressionare gli amici durante gli aperitivi e darsi un tono dicendo: "Guarda, il CD è morto, il vinile è tornato". Oggi è un dato ampiamente condiviso il fatto che i dischi in vinile abbiano riguadagnato una popolarità che non si vedeva da oltre trent'anni. Il vinile è cool, è hipster, è post-modern, è design: fa figo.
Ed è questo il motivo che ha portato molti artisti a stampare di nuovo vinile e le case discografiche a ristampare i vecchi classici.

 

Stampare il vinile però ha un costo decisamente più alto del CD, i produttori sono pochi e per renderlo conveniente bisogna raggiungere tirature che vanno bene solo se le tue vendite sono di buon livello.
E vuoi che non ci fosse allora una startup pronta a farsi la famosa domanda: come possiamo permettere a tutti di incidere i propri vinili? Infatti esiste e si chiama Phonocut ed è un'azienda svizzera che proprio quest'anno ha presentato il suo Phonocut Home Vinyl Recorder, un giradischi/stampante in grado di incidere vinili vergini con la stessa facilità con cui si cucina una pizza surgelata.

phonocut recorder strumenti musicali

 

Hanno aperto una campagna Kickstarter ed hanno raccolto in poche settimane oltre 450 mila dollari per finanziare la produzione dei primi Phonocut, che arriveranno ai primi sostenitori tra circa 12 mesi per 1,500 dollari con un kit che comprende l'incisore, dischi vergini, testine e tutto ciò che serve per iniziare. Circa 340 unità sono state già pre-ordinate e se il trend dei vinili dovesse continuare ancora a lungo, presto vedremo molte più band incidere e vendere vinili anche su produzioni più piccole ed emergenti. Anche gli studi di registrazione che vogliono seguire la moda potrebbero essere interessati a fornire questo servizio. Per non parlare dei DJ, che stanno vedendo un ritorno notevole dell'analogico anche nella dance.

 

Ma questa startup non nasce dall'idea di quattro ragazzi in un garage, bensì da un progetto solido e ragionato che ha dietro di se imprenditori di notevole esperienza e curriculum come Flo Kaufmann, inventore svizzero e tra i massimi esperti al mondo di incisione su vinile; Creaholic, laboratorio di design svizzero famoso nel mondo, fondato dal co-creatore di Swatch Elmar Mock; Doc, fondatore di Impossible Project e noto per aver rianimato Polaroid dopo aver toccando il fondo nel 2008. Oltre a loro ci sono investitori del mondo web e altri mastermind che hanno reso possibile realizzare un oggetto relativamente alla portata di tutti e con un design a metà tra l'industrial vintage e lo stile Apple.

 

 

I dati per ora danno ragione a questa startup, al tasso di crescita attuale, unito alla caduta verticale dei CD, già nel 2020 i vinili potrebbero superare i CD in quanto a fatturato sul mercato globale. Un dato che non accadeva dal 1986.
Nella prima metà del 2019 i vinili hanno venduto per circa 224,1 milioni di dollari (circa 8,6 milioni di unità), contro le 18,6 milioni di unità dei CD che però valgono 248 milioni di dollari. Una crescita costante, quella del vinile, che anche quest'anno fa segnare quasi un +13%.
Rimane sempre un mercato di nicchia, con solo il 4% del fatturato totale, come specifica Tom Corson, CEO di Warner Record: "E' un prodotto sexy. Rappresenta un investimento nella musica che è più emotivo che basato sulla sola volontà dell'ascolto di un'artista. E' una piccola percentuale del nostro business ma ci dedichiamo comunque delle risorse."

 

L'ultima indagine IFPI (International Federation of the Phonographic Industry), uscita solo qualche settimana fa, ci dice che però circa il 10% della musica è ascoltata su vinile, quindi il potenziale è superiore alle vendite, che dovrebbero cresce ulteriormente. L'indagine, realizzata su un campione internazionale che copre il 92% del mercato, fotografa una situazione molto interessante. Perchè se la musica è sempre più liquida, con il 22% degli ascolti che arrivano dagli smartphone (il 44% tra i giovani), il dato di acquisto stupisce. Nono sono le fasce di età più alte a volere i vinili, il picco massimo si raggiunge nella fascia 25-34 anni. Segno che il vinile è una moda destinata a durare probabilmente.

 

Abitudini d'acquisto Musica 2019 strumenti musicali

 

E tra i grandi artisti i numeri dei dischi di una volta sono tornati a cifre che non si vedevano da decenni. I gruppi di rock classico sono quelli che vanno per la maggiore. I Beatles hanno venduto oltre 300 mila copie nel 2018, ma oltre la soglia delle 100 mila unità troviamo Pink Floyd, David Bowie, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, e ovviamente i Queen, rilanciati alla grande dopo il film "Bohemian Rhapsody".

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