Il brand giapponese ha introdotto una coppia di modelli nel proprio catalogo di pianoforti digitali portatili, tra cui spicca il nuovo apripista della gamma, con tante novità nelle forme e nei contenuti
In realtà, sul sito internet della casa dei tre diapason i modelli presentati sono quattro:
- P-143
- P-223
- P-145
- P-225
La prima coppia presumibilmente è destinata ad altri mercati, perché le differenze sono minime (assenza di presa per la pedaliera nel P-143), per cui in questo focus mi concentro solo sulla seconda, a breve disponibile nel nostro paese.
Nuovi Yamaha P: panoramica generale
Dopo quasi nove anni di onorata carriera, al best seller Yamaha P-45 si affianca il nuovo modello P-145 ancora più compatto nelle forme, votato all’interazione con app e dotato di una meccanica dedicata. Yamaha sceglie di unificare le dimensioni dello chassis dell’apripista in gamma P con il modello superiore: il nuovo P-225 sostituisce un altro best seller quale il P-125, e differisce dal nuovo P-145 per il design del guscio superiore, in cui è inserito un pannello comandi più completo. Vediamo adesso nel dettaglio le caratteristiche di questi due nuovi modelli.
Yamaha P-145
Il brand giapponese si allinea ai concorrenti riguardo alle forme “slim” dello strumento: il nuovo P-145 è più stretto in profondità di circa tre centimetri, e di due centimetri e mezzo in altezza. Non ci sono variazioni in termini di lunghezza (136 centimetri). Questo dimagrimento delle forme è merito della nuova meccanica studiata da Yamaha per questi modelli, denominata Graded Hammer Compact, dotata di un rivestimento ruvido per i tasti neri, volto a migliorarne il “grip”. Questa cura dimagrante fa scendere il peso complessivo dello strumento a soli 11,1 chilogrammi.
Nella generazione sonora, l’introduzione di rilievo riguarda il preset di pianoforte, perché nel P-145 troviamo un timbro desunto dal gran coda acustico Yamaha CFIIIS, nello specifico impreziosito dalla Damper Resonance. Non ci sono variazioni in termini di palette timbrica (10 Voice selzionabili), blocchi effetti (quattro tipi di riverbero) e nella polifonia (64 note).
Sul P-145 spicca l’introduzione dell’interfaccia audio USB (con risoluzione 44,1kHz/16bit) che consente di interfacciarsi con il mondo esterno, tramite personal computer o smartphone/tablet, per ascoltare brani per l’esercizio, ma soprattutto registrare le proprie esecuzioni in formato audio. Restano invariate le modalità di tastiera, con quattro curve selezionabili per la risposta al tocco, e la possibilità di porre due timbri in layer, oppure attivare il modo Duo per suonare a quattro mani.
La diffusione sonora ha ricevuto piccoli ritocchi, perché nel P-145 l’amplificazione eroga sette watt per canale a due speaker ellittici da 12cm x 8 cm, posti ai lati nel pannello posteriore. Infine, la resa della sezione è stata irrobustita dall’introduzione della modalità Sound Boost.
Yamaha P-255
La prima novità estetica di rilievo è la compattezza delle forme, praticamente condivise con quelle del P-145 descritto sopra. Rispetto al predecessore P-125, il nuovo P-225 è più snello di circa 2 centimetri e mezzo come profondità e di quasi quattro centimetri in altezza. Con il modello precedente condivide il design, con l’elegante gradino a dividere l’area della tastiera con il pannello superiore e i comandi. Cambia infine la disposizione dei diffusori, posti ora nel pannello posteriore. Il peso complessivo scende a 11,5 chilogrammi.
All’originale meccanica Graded Hammer Compact è associata una generazione sonora che annovera – come sorgente per il pianoforte a coda – il campionamento di un gran coda Yamaha CFX, con Key-Off Sample e variante Lite della tecnologia proprietaria Virtual Resonance Modeling (VRM) a supporto. La polifonia è di 192 note.
L’arsenale timbrico è invariato rispetto al modello precedente (24 preset) mentre al parco effetti, composto da blocchi per riverbero (quattro tipi), Intelligent Acoustic Control (IAC), Stereophonic Optimizer, Sound Boost (ora con due preset selezionabili) e Table EQ, si aggiunge anche quello per la calibratura della resa secondo il posizionamento nell’ambiente (Wall EQ).
Alter novità di rilievo sono il supporto al Bluetooth audio, l’interfaccia audio USB, e il set di speaker rivisti con un woofer ovale da 12cm x 8 cm, e il tweeter da 5 cm. Resta invariata l’amplificazione che alimenta gli speaker: sette watt per canale.
Conclusioni
Yamaha si allinea ai dettami odierni del mercato, proponendo due modelli leggeri dalle forme ancora più snelle, grazie all’introduzione della meccanica GHC. I tecnici giapponesi alzano l’asticella dei contenuti, inserendo nell’apripista un suono di rango, mentre il P-255 eredita quanto di buono studiato per i modelli Home delle serie Arius e Clavinova. L’interfaccia audio USB su entrambi i modelli estende le possibilità di interazione con il mondo esterno. Per concludere, chissà se arriverà una release anche per il compatto modello P-121 a 73 tasti… vedremo.
Questi due nuovi modelli saranno disponibili entro la fine dell’estate.
INFO
YAMAHA