Boss è stata storicamente una delle prime a portare le loop station al grande pubblico, cogliendo l'enorme potenziale di questo tipo di pedale. E ci avevano visto giusto, perchè oggi, dopo aver venduto oltre 1 milione di unità tra tutti i modelli esplicitamente dedicati al looping usciti dal 2001 - si avete letto bene, 1 milione. Sono l' RC-20, RC-20XL, RC-50, RC-2, RC-3, RC-30, RC-300, RC-505, RC-1, RC-202, R-500 e RC-5. Proprio quest'ultimo è il protagonista del nostro test di oggi, modello aggiornato e tecnologicamente più avanzato dell' RC-2 che portava le loopstation al formato di pedale singolo.
In realtà il looping arriva da molto più lontano, ed il 2001 è stato solo l'anno in cui la tecnologia ha permesso a Boss di costruire un pedale che avesse una qualità di registrazione, memoria interna e prestazioni dal vivo adatte alle aspettative dei musicisti. Già dagli anni '60 alcuni sperimentatori capirono che potevano utilizzare i registratori a bobina per creare dei loop su cui registrare ancora. Ma per avere i primi pedali looper veri e propri ci fu bisogno dell'avvento del digitale, negli anni '80, ed ancora Boss fu pioniere in questo campo. Forse alcuni di voi ricorderanno a metà degli anni '80 i famosi delay DSD-2 e DSD-3, primi ad integrare anche una funzione di looping da pochi secondi.
PRESENTAZIONE
Se facciamo un paragone con il primo RC-20, che aveva cinque minuti di registrazione e la sovra-incisione, oggi questo piccolo RC-5 sembra arrivato direttamente da un altro pianeta. Ha infatti una memoria totale di 13 ore di registrazione e 1,5 ore massimi per ogni traccia. Il tutto registrato con una qualità al passo con i tempi grazie ad un processing e conversione a 32-bit floating point e campionamento a 44.1 kHz.
Ma non è tutto ovviamente, perchè anche rispetto all'RC-2, la prima loop station Boss delle dimensioni di un pedale singolo, l'RC-5 è stato completamente rinnovato, grazie ad un'inizione di tecnologia che lo porta ad essere oggi uno dei più potenti della sua categoria. Partendo dalla parte di algoritmo di quantizzazione, che rende il looping estremamente preciso e ci permette di suonare contemporaneamente senza preoccuparci della precisione al millisecondo che spesso è richiesta per andare a sync con tutto il resto. RC-5 è infatti in grado di impostare un tempo e rilevare automaticamente il beat e quando il loop deve finire per rimanere sempre a tempo. Dividendo il tutto per battute può sincronizzare sul nostro loop anche una sezione ritmica, con 57 pattern tra cui scegliere (con due variazioni ciascuno) e 7 suoni di batteria, alcuni di questi estremamente azzeccati poichè tratti direttamente dalle librerie sonore di campionatori celeberrimi come l'808 o la 909.
Uno dei valori aggiunti di questo pedale, che ne aumenta ulteriormente le applicazioni e la possibilità di diventare a tutti gli effetti dei one-man-band, è la configurazione stereo ed il terzo ingresso per i pedali di controllo. Se abbiamo uno strumento stereo, come una tastiera ad esempio, possiamo andare in loop senza la mortificazione di dover convertire tutto in mono, ma ancora più interessante è la possibilità di usare ad esempio il pedale in dual mono, connettendo ad esempio una chitarra nell'ingresso A ed un microfono nell'ingresso B. Questo ci permette di mettere in loop voce e strumento ed ottenere degli arrangiamenti davvero completi.
RC-5 oltre agli input/output audio possiede anche un input dedicato al controllo remoto dell'unità. Questo ci consente di estendere i soliti controlli Rec/Play/Stop (e pure Overdub e Undo) con un pedale per passare progressivamente attraverso le 99 memorie disponibili, oppure è possibile demandare al pedale esterno la funzione stop, che altrimenti va fatta con il consueto doppio tap sullo switch principale.
Un'altra possibilità interessante è quella di collegare un pedale di espressione da associare ai controlli continui disponibili, come il volume del loop ad esempio.
Facendo un minimo di programmazione dell'ordine delle memorie, si possono creare delle vere e proprie performance cambiando più loop anche all'interno di un pezzo. Quello che ho fatto ad esempio nella performance registrata dal vivo che avete visto nel video all'inizio.
LA PROVA
Ho utilizzato la RC-5 per circa una settimana, ma devo premettere che da diversi anni utilizzo le loop station sia per studiare che dal vivo. Oltre ad altri pedali possiedo anche una RC-30 che ho usato molto, quindi adattarmi a questo pedale è stato relativamente semplice. Boss di fatto non ha cambiato completamente la filosofia del pedale con questa nuova versione, l'ha potenziato e reso un po' più pratico ed intuitivo da usare.
RC-5 ha un approccio più visivo, che non guasta, grazie allo schermino LCD che ci ha informazioni sul loop, lo scorrimento della registrazione e del playback, nonchè di tutti i menù ed impostazioni disponibili. La manopola digitale multi-funzione rende la navigazione tutto sommato semplice, anche se un'ulteriore semplificazione per rendere tutto più scorrevole a mio avviso sarebbe possibile a livello di software.
La qualità di registrazione è molto buona, non si sente alcuna alterazione del suono ed il processing è davvero veloce, senza latenza. L'algoritmo di quantizzazione dei loop funziona molto bene, calcola automaticamente la durata del loop secondo il tempo impostato e corregge le nostre imprecisioni così che il loop sia sempre sincronizzato con il tempo e con gli eventuali groove che vogliamo sovrapporre come accompagnamento ritmico.
Parlando dei groove di batteria, sono suoni classici, molto buoni e super convincenti tutti quelli dell'area elettronica provenienti dal mondo campionatori e drum-machine Roland, tipo 808 e 909. Buoni anche quelli acustici ma un po' più standard.
L'esperienza con il pedale è stata positiva. Avendolo provato senza pedali di controllo esterno, ho sentito un po' la mancanza della separazione di Rec e Stop e di dover passare a mano tra un loop e l'altro, ma se avete questa esigenza potete usare un controller esterno oppure direttamente passare ad un modello meno compatto ma con più funzioni. Dopo tutto il concetto dell'RC-5 è di essere compatto ed essere un looper potente ma che stia all'interno di una pedaliera anche piccola.
CONCLUSIONI
La Boss RC-5 è una loop station completa e compatta, che sicuramente non deluderà gli estimatori del classico formato stompbox di Boss. Ha quel setup prevedibile che è un valore aggiunto soprattutto quando si tratta di un pedale che si deve usare con precisione e come un vero e proprio strumento durante le performance. Deve essere affidabile, veloce e facile da usare, e tutto questo lo fa.
Cosa migliorerei? Probabilmente un po' il sistema dei menù, che a volte rende un po' macchinoso settare i loop e le drum machine. E forse darei la possibilità di controllare e cambiare dal vivo anche le variazioni dei groove ed i fill, per rendere ancora più vari gli arrangiamenti.
Sono dettagli però, perchè dopo tutto la RC-5 fa esattamente quello che dovrebbe fare e lo fa bene.
Se parliamo di rapporto qualità prezzo, come avete visto nella mia votazione in alto, gli ho dato un 7,5 solo perchè quasi 200€ lo mette nella fascia alta della sua categoria, ma la qualità costruttiva e dell'elettronica ed il numero incredibile di unità vendute di questi pedali parlano da soli.
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